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“Ogni singola vita è un’opera d’arte che attende di essere espressa”

 La Storia di MUS-E dalla passione per il violino all'educazione all'arte

Il progetto MUS-E (Musique Europe) nasce nel 1993 dal lavoro di Lord Yehudi Menuhin, celebre violinista e direttore d’orchestra scomparso nel 1999, e del direttore del Conservatorio di Berna Werner Schmitt.

I due artisti si sono ispirati alle idee di Zoltàn Kodàly(1882-1967),compositore, etnomusicologo e pedagogo ungherese.

Secondo Menuhin infatti “L'arte, per eccellenza libera e spontanea, diviene l'occasione ideale per l'incontro con altri modi di essere, e diventa linguaggio universale, strumento di civiltà e integrazione tra i popoli.”

L’idea del progetto MUS-E nasce dal desiderio di aiutare i bambini a sviluppare attraverso l’arte le proprie potenzialità espressive e la propria capacità di concentrazione e di relazione nonché lo sviluppo della reciproca accettazione e convivenza in una scuola sempre più luogo d’incontro tra bambini provenienti da paesi diversi.

Nel 1993 Menuhin fondò a Bruxelles l’International Yehudi Menuhin Foundation (IYMF) per promuovere il progetto MUS-E in tutta l’Europa. La IYMF è un’istituzione no profit che ha l’obiettivo di proseguire e sviluppare l’azione umanitaria e culturale iniziata dal celebre violinista attraverso l’attuazione e la diffusione di progetti concreti che promuovano l’integrazione e la tolleranza tra i bambini delle scuole elementari.

Con MUS-E l’arte va a scuola

“Un grande progetto di oggi per cambiare il mondo di domani”

L’arte, per il Progetto MUS-E, diventa un percorso di crescita per il bambino  che impara a valorizzare non solo la sua mente e il suo pensiero, ma anche il suo corpo, la sua fisicità.

Le discipline artistiche proposte sono la musica, il canto, il teatro, la danza, le arti visive, discipline collettive, tese a facilitare la comunicazione e la condivisione dell’esperienza in forme diverse dal linguaggio verbale.

Con MUS-E i bambini vivono a scuola, con l’aiuto di artisti e   il supporto degli insegnanti, momenti di apprendimento e di libera espressione, trasformando la loro innata tendenza alla competizione in un momento di scambio creativo con i compagni.

La finalità che MUS-E si propone è, non tanto l’apprendimento delle specifiche discipline artistiche, quanto, tramite il linguaggio dell’arte, la conoscenza delle altrui diversità, per imparare a viverle come una risorsa e non come un limite e rendere possibile l’incontro e lo scambio tra culture, valori e abitudini diverse, legate alla storia personale di ogni bambino.

Attraverso questo progetto i bambini acquisiscono la conoscenza di se stessi e il rispetto per gli altri, con l’intento di porre le basi per una nuova società fondata sulla pacifica convivenza multietnica.

Come funziona MUS-E

Gli insegnanti vengono affiancati in classe da artisti professionisti, selezionati e formati nell’ambito del progetto, i quali guidano i bambini attraverso percorsi artistici collettivi. Il programma è dedicato principalmente al primo ciclo di classi elementari e all’ultimo anno di scuola materna

Particolarmente interessate a questo progetto sono le scuole a rischio di marginalità sociale, dove la rilevante presenza di bambini immigrati ed extracomunitari e di bambini diversamente abili rende più difficile l’integrazione sia da un punto di vista culturale che umano.

Mus-e si propone come un modello formativo

Nel quadro dell’autonomia scolastica: le sue caratteristiche infatti fanno convergere le finalità sociali del progetto e la programmazione educativa.

La presenza attiva degli insegnanti durante gli incontri è obbligatoria, come indicato dallo stesso Menuhin che ha sempre sottolineato la necessità di una stretta collaborazione tra artisti ed insegnanti.

Il Progetto deve essere condiviso da artisti, insegnanti e genitori, deve coinvolgere tutte le classi del primo ciclo della scuola primaria ed essere inserito nel PTOF.

Da una ricerca svolta nelle scuole in cui il Progetto è già attivo, risulta che questa iniziativa non solo ha aiutato i bambini a sviluppare maggiormente le proprie capacità emotive, relazionali e di apprendimento scolastico, ma ha anche prodotto effetti positivi sui rapporti tra insegnanti, artisti e bambini, aiutando questi ultimi a conoscersi meglio e a valorizzare la diversità nell’“unità classe”.

MUS-E in Italia

un progetto multiculturale per la scuola

In Italia il Progetto è promosso e coordinato dall'Associazione MUS-E Italia Onlus, affiliata alla International Yehudi Menuhin Foundation.

L’Associazione è stata costituita a Milano il 3 settembre 1999

Dall’anno 2002 il Mus-e Nazionale haincentivato la costituzione delle Associazioni Mus-e Cittadine per creare una più efficace organizzazione sul territorio, un più stretto rapporto con le Istituzioni Scolastiche e con gli Enti Locali Pubblici e Privati ed una efficace collaborazione con gli Assessorati al Sistema Educativo.

Attualmente le città coinvolte sono 14.

MUS-E a Torino

Il progetto Mus-e  è stato avviato a Torino nell’anno scolastico 2001/02 in quattordici classi nelle scuole materne, elementari e medie di Porta Palazzo per scelta dell’Assessorato al Sistema Educativo della Città, che ha così coperto in modo altamente qualificato l’area didattica in un più ampio progetto di sostegno e recupero in una delle aree più problematiche della città. L’organizzazione si è avvalsa della collaborazione della Divisione Servizi Educativi della Città, soprattutto per la selezione degli artisti al fine di garantire persone competenti e qualificate in campo artistico ed educativo.

Progetto MUS-E all’ IC Pacinotti

Nell’a.s. 2019 – 2020 Mus-e  è approdata alla scuola primaria E. De Filippo, uno dei delle tre plessi appartenenti all’Istituto Comprensivo Pacinotti di Torino.

La scuola si colloca in un quartiere ad elevata eterogeneità sociale in quanto i bambini che frequentano la Scuola E. De Filippo appartengono a famiglie provenienti da diverse aree geografiche del mondo.

L’IC Pacinotti, ha accolto con grande entusiasmo l’opportunità offerta da Mus-e

 in quanto il Progetto si propone il raggiungimento di “strategici”obiettivi:

contrastare, attraverso percorsi artistici, le disuguaglianze e l’intolleranza tra i più piccoli;

- individuare nelle differenze culturali una ricchezza e un’occasione preziosa per educare al rispetto reciproco;

 - promuovere tra i bimbi la relazione, la socializzazione e lo scambio di esperienze, utilizzando uno strumento inconsueto  “delicato” quale è l’arte, nelle sue diverse forme espressive

I benefici formativi sono inoltre amplificati dalla collaborazione tra insegnanti di classe e artisti, portatori ciascuno di professionalità nei rispettivi ambiti didattici.

Così, l’inserimento delle ore dedicate al Progetto nelle ore curriculari, conferisce maggior forza ai messaggi formativi degli insegnanti di classe.

Il coordinamento diventa risorsa essenziale per garantire il raggiungimento degli obiettivi per il triennio di durata del Progetto, e la persistenza degli stessi. Le attività nell’ambito delle ore dedicate al laboratorio, vengono modulate secondo la pianificazione formativa e i ritmi di apprendimento della classe.

Come si struttura il Progetto?

Il Progetto coinvolge tre classi prime della scuola E. De Filippo:

la 1ª E e la 1ª F sono impegnate nel laboratorio di Teatro condotto dall’artista Angelo Di Vito

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Angelo Di Vito
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Sara Ghirlanda

La  1ª G è impegnata invece nel laboratorio di Arti Figurative condotto dall’ artista Sara Ghirlanda.

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La strategicità del Progetto Mus-E è dimostrata anche dalla sua durata: esso  si sviluppa con due laboratori per classe, in 2 ore a settimana, con una durata di 26 ore nell’arco dell’intero anno. Per l’interdisciplinarietà delle esperienze didattiche, il percorso si svolge in vari spazi scolastici; per la medesima caratteristica, sono molteplici anche i materiali che gli artisti utilizzano e che vengono acquistati dalla segreteria della scuola, secondo le richieste formulate in fase di programmazione.

 Il Progetto è partito nel mese di Novembre e avrebbe dovuto concludersi nel mese di maggio ma a causa dell’emergenza Covid 19 purtroppo è stato interrotto e riprenderà quando si verificheranno le condizioni.

A conclusione di ogni laboratorio è prevista una lezione aperta o uno spettacolo dei bambini, sintesi delle esperienze artistiche vissute.

Le lezioni aperte permettono di valutare:

  •  - le competenze raggiunte dai bambini;
  •  - il percorso di crescita individuale e di gruppo;
  •  - i risultati conseguiti dal progetto.